
Everything is romantic (?)
Everything is romantic (?)
Dal belvedere del bosco di Capodimonte si scorge nitida Capri: figura vettoriale inserita sul primo livello, quello blu del mare. Una tavola che si confonde col cielo. È la Capri vista da lontano che non ha nulla della Capri descritta da Charli xcx, della quale viene restituita un’impressione fugace da vera turista, che divora senza assaporare. La bellezza della canzone risiede proprio in questa visione superficiale di Napoli e del Sud Italia: da centinaia di anni le nostre terre sono paradisi effimeri per i passeggeri e prigioni per chi ci nasce o chi ci emigra per necessità.
Ho sognato mille volte di vedere Napoli con la leggerezza del turista, del visitatore del Gran Tour, di ritrovare il romanticismo di cui ci parla Charli. Nel guardare la silhouette di Capri così precisa, penso alla violenta bellezza della nostra terra, che ci spinge spesso lontano da casa, come nel mio caso. Parlando di musica e natura, provo un senso di invidia nei confronti dei turisti, nei confronti di Charli, nei confronti di chi Napoli la vive per qualche ora. Ne è testimone diretta un’artista locale ma ormai conosciuta mondialmente, La Niña, che ci descrive la città (come sineddoche del Meridione) al pari di una prostituta che nessuno vorrà mai sposare.
Eppure, il cliché resta sempre presente in questa visione che dura il tempo di un reel. Tatuaggi brutti su pelle indurita dal sole e crocifissi in plastica: ecco la genuinità di Napoli che si riduce ad un banale sfondo, propinato centinaia di volte in tante fotografie ed editoriali.
Napoli è un eterna bilancia dove la magnificenza dell’arte e della sua cultura variegata si contrappone alle difficoltà dei cittadini, alle ineguaglianze, alle sfide del quotidiano. In questo equilibrio logorante ed intenso, il mantra di Charli si ripete nella mia mente, così forte che decido di esorcizzarlo parlandone con Chiara.
Tutto è romantico a Napoli, ripete incessantemente il ritornello, come l’innamorarsi di cui il mantra si fa voce. La bellezza di questo brano risiede, a mio avviso, non solo nella descrizione di Napoli, ma soprattutto nell’effetto calmante provocato da queste anafore. Personalmente, trovo terapeutiche le ripetizioni, e questo brano è un ottimo esempio del potere di queste ultime. Tutto è romantico: questa affermazione ripetuta si tramuta in domanda nella versione rivisitata con Caroline Polachek, che dona al brano una nuova dimensione. Concerto polifonico nella sua versione originale, il remix del brano diventa un dialogo a due voci, dove al « Tutto è romantico » si aggiunge un punto di domanda.
Questo quesito resta aperto e ci culla, come la visione dell’immenso blu del golfo di Napoli.
Parigi, 24 luglio 2025
Adriano Puca